De Verum Cultura

22 Ottobre 2016 • • Views: 996

Mercoledì 26 ottobre, ore 17.30

Libreria Erasmo, via degli Avvalorati, 62

Carlo Chionne

De verum cultura

poemetto filosofico

Storia disinvolta della filosofia in versi dalle origini ai giorni nostri

EDIZIONI DELLA MEZZA LIRA, 2016

Ormai è finita la Filosofia:

l’Occidente che la inventò è finito:


il mondo segue ormai, tutt’altra via,

eppure, c’è chi non l’ha ancor capito,

per questo, abbiamo scritto questi versi

perché i tesori suoi non sian dispersi….

Mercoledì 26 ottobre, ore 17.30, alla Libreria Erasmo, via degli Avvalorati, 62, Carlo Chionne, il ‘Poeta del Castellaccio’, presenta il suo “De verum cultura – poemetto filosofico” ovvero storia disinvolta della filosofia in versi dalle origini ai giorni nostri (Edizioni della Mezza Lira, 2016).

Con questo Poemetto, vorrei invitare i miei ventiquattro lettori ad una Tabula, o se preferiscono, tablet, iPad, iPhone, telefonini e marchingegni vari al fine di assaggiare chips, spuntini e altri bocconcini del sapere umano, offerti in modo più digeribile, ma non per questo meno gustosi.

Insomma, chi volesse aprire, leggere, consultare questa Disinvolta Storia della Filosofia in Versi dalle Origini ai Giorni nostri, potrebbe avere la piacevole sorpresa di vedersi scorrere rapidamente sotto gli occhi, nomi, pensieri, termini, concetti, fatti, episodi che hanno reso così com’è, nel bene e nel male, questa parte del mondo che si è sempre convenzionalmente voluto chiamare Occidente. Ormai tutto il Mondo è Occidente e tutto l’Occidente è Mondo. In questo reciproco incontro-scontro, non c’è chi perde e chi vince, ma tutti si arricchiscono.

Noi abbiamo voluto sottolineare il contributo che il Pensiero Occidentale, ora in via di esaurimento, ha dato e sta dando all’unificazione del Genere Umano. Non era forse questo lo scopo della Filosofia? De Verum Cultura, titolo del Poemetto, vuole strizzare l’occhio, ma anche l’orecchio al celeberrimo titolo di Tito Lu- crezio Caro: De Rerum Cultura e questo per avvisare il Lettore che L’Autore pende tutto dalla parte di Epicuro e quello dei suoi seguaci che, come ci dice Dante nell’Inferno sono quelli che “l’anima col corpo morta fanno”.

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