Tashkent – Laboratorio in Fortezza Vecchia

20 Maggio 2016 • • Views: 563

Mercoledì 25 maggio, ore 9.00

Livorno – Sala Ferretti della Fortezza Vecchia

ТАШКЕНT

Tashkent, l’incrociatore sovietico costruito a Livorno, dalla ricerca al narrato, storia e luoghi di Livorno attraverso gli occhi del romanzo
Enrico Campanella
EDIZIONI ERASMO

Mercoledì 25 maggio, alle ore 9.00, nella sala Ferretti della Fortezza Vecchia, appuntamento con “Tashkent, dalla ricerca al narrato, storia e luoghi di Livorno attraverso gli occhi di un romanzo” verifica e sintesi del percorso didattico mirato a cogliere e approfondire con supporti documentari la storia della nostra città e a sviluppare la metodologia della ricerca al fine di produrre un narrato; un itinerario che trae spunto dal romanzo storico “Tashkent
L’incrociatore sovietico costruito a Livorno” (Edizioni Erasmo) dello scrittore Enrico Campanella.

Interverranno, oltre all’autore, Lilia Bottigli, funzionaria responsabile S.I.1°Infanzia, Cred e Ciaf
, Filippo Lenzi, della Biblioteca della Camera di Commercio, 
Libero Michelucci, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini, 
Massimo Gualandi dell’Associazione Livorno Sotterranea

Livorno, anni ’30 – I cantieri navali OTO si aggiudicano un'importante commessa: costruire per la flotta russa una classe di incrociatori caratterizzata da innovazioni tecnologiche della massima rilevanza. La progettazione e la direzione dei lavori sono affidate al’ingegnere Achille Rougier, direttore del cantiere, considerato nel suo campo una delle intelligenze più vivaci e innovative a livello mondiale, tanto da destare sulla sua persona l'interesse di tutte le marine militari.

Odessa, 1939 – Alla vigila della seconda guerra mondiale, nel porto di Odessa viene consegnato alla marina sovietica l’incrociatore Tashkent, il primo ad essere costruito a Livorno, condotto da un equipaggio prevalentemente livornese che fa scuola alla Marina russa nel corso di esercitazioni che si svolgono nel mar Nero.
Il Tashkent avrebbe dovuto essere capoclasse della serie di dodici navi previste, ma il programma viene sospeso a causa dello scoppio della guerra. Durante gli anni della progettazione e della realizzazione del Tashkent, soggiornò a Livorno una folta delegazione di tecnici sovietici con il compito di seguire passo per passo i lavori nel cantiere. Ma l’interesse per questa nave, che per le prestazioni previste si presentava come il mezzo più veloce al mondo nella sua categoria, spinse a Livorno anche numerose spie provenienti dai servizi segreti di tutto il mondo; in particolare dalla Francia e dalla Gran Bretagna, preoccupate per gli equilibri del Mediterraneo, e dal Giappone, per il paventato impiego della nave nella base di Vladivostok.

Il romanzo di Enrico Campanella ripercorre le fasi della costruzione del Tashkent nella Livorno fascista all'ombra della famiglia Ciano e segue le vicende dell’ingegnere Rougier e del suo vice Mario Vezzi, costretti a operare in un clima fortemente inquinato dalla presenza dei servizi segreti e che da questi furono spinti l’uno contro l’altro fino a drammatiche conseguenze: il confino per Vezzi, la denuncia per collaborazionismo con i nazisti a carico di Rougier.

Una storia avvincente e documentata, ricca di colpi di scena e di personaggi che compongono un inquietante affresco di uno dei periodi più drammatici del ventesimo secolo.

Completano il volume ricordi, testimonianze e un ricco apparato iconografico.

Enrico Campanella, disegnatore meccanico, è da sempre interessato alla vita del mare. Per Erasmo ha pubblicato uno studio sul cantiere artigiano Garfagnoli.

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