Sessoscritto

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Descrizione

Qualche giorno fa mi chiama uno del gruppo Qwerty e se ne viene fuori con questa cosa qui. Dice: “Sai, siccome il prossimo libro che facciamo è una raccolta di racconti erotici, di sesso, roba che te ne intendi, ci piacerebbe se potessi scrivere due righe, per noi sarebbe un onore avere una persona di competenza, spessore e celebrità come te che scrive l’introduzione per il nuovo libro”. Ha insistito tanto, e alla fine gli ho detto di sì, che io a dire di no ho sempre fatto fatica. E allora, dopo tutte le introduzioni che hanno fatto a me, ora ne faccio una io. Eccola.
Gli Autori sono parecchio bravi e questo è il quarto libro che fanno, tutte raccolte di racconti. Nelle storie che scrivono fanno succedere tutto a Livorno e provincia. Io li ho letti tutti.
Il primo si intitolava Crepa! ed erano racconti nuàr, cioè racconti con il morto ammazzato; Poi hanno fatto Siuski, roba di gente al mare, sui bagni, alle spiagge libere, tutti in costume, e via via c’è anche qualcuno che si infratta, sapete com’è, d’estate.
Il terzo libro è Presenza di Spiriti, stavolta sono storie di fantasmi, che io pensavo erano i fantasmi di quelli che avevano ammazzato nel primo libro, invece no, è altra gente, si vede non ci hanno pensato. Ora, siccome in Sessoscritto sono per l’appunto storie di sesso, ho detto: vai, è capace ci ritrovo qualcuno di quelli di Siuski che stavolta fa sul serio, insomma, avete capito, no? Ma poi mi hanno fatto leggere i racconti in anteprima, dice che prima di fare l’introduzione era meglio se li leggevo. Be’, i personaggi dei racconti di Sessoscritto è sempre gente di Livorno, ma sono altri.
Ma comunque si danno da fare, nel libro c’è di tutto, ma di tutto, eh? Ve lo dice una che se ne intende. Ci sono i giovani che combinano poco e nulla e ci sono i peggio pervertiti, c’è quelli fissati con il cinema porno (bravi!, menomale!), quelli che si rifanno con la plastica, che si forano e si fanno i tatuaggi nei peggio posti. Tanto per darvi un’idea: ci trovate gente che lo fa tranquilla tranquilla a casa sua ma anche fuori, alla Terrazza, al mercatino, in Fortezza, all’ospedale, al ricovero, al cimitero. E poi in macchina, in motocicletta, perfino in treno, che io i livornesi sul treno proprio non ce li facevo.
Ci sono le cose di storia, ai tempi dei Medici, nella Belle Epoque, e addirittura c’è gli uomini e le donne del futuro, che, dice, saranno fatti diversi da come siamo fatti noi. Casalinghe, operai, impiegati, forze dell’ordine, studenti, artisti, disoccupati. Maschi con le femmine, femmine con altre femmine, maschi tra di loro, ragazzi, bimbi, vecchi. Si, anche i vecchi, perché, che c’è di male? Al giorno d’oggi, con quelle pasticchine si danno da fare anche loro, non è mica più come una volta.
C’è chi fa le peggio cose zitto zitto, chi non si cheta un attimo, fa un monte di discorsi e poi non conclude nulla. E ci trovi quelli che lo fanno per vizio, per divertimento e per passatempo, a volte anche per amore.
Un libro divertente, ecco cos’è, anche più dei precedenti, si vede che l’argomento li ha stuzzicati perbenino questi scrittori, ci metto la mano sul fuoco che stuzzicherà pure voi quando lo leggerete. A me hanno detto che me lo regalano loro personalmente, bellini, e mi ci mettono pure la dedica con la firma, tanto sennò lo compravo lo stesso per conto mio, il mio nome sui titoli l’ho letto tante volte, ma mai sui libri.
E ora, due parole anche sugli autori. Con tanti di loro siamo amici, con altri ci si conosce bene, addirittura uno di loro è il mio ginecologo, che per me è come il meccanico per la Ferrari. Tutti invidiosi del mio lavoro, le autrici donne poi non se ne parli, mi dicono sempre: “Beata te, quanta salute ti passa per le mani!” È vero, ma alle volte è stancante, se sapessero. A proposito di cinema, tra gli autori c’è anche qualche mio collega, anche se fa un altro genere, per ora.

A cura di Raffaele Palumbo