Dominici e Palumbo al Pisa Book Festival

26 Ottobre 2015 • • Views: 573

PISA BOOK FESTIVAL

Venerdì 6 novembre, ore 16

Edizioni Erasmo presenta: TEMPO DI RACCONTI

Emiliano Dominici, ANCHE MENO

Raffaele Palumbo, DOBBIAMO PARLARE

Presentazione delle due raccolta di racconti.

Coordina l’incontro David Marsili

Saranno presenti gli autori.

 

Anche meno

Cinquanta storie sottraendo

Cinquanta attimi di cinquanta vite diverse colti in un momento speciale dell’infanzia, dell’adolescenza, della gioventù, della maturità, della vecchiaia. E nel mezzo, la vita. Cinquanta storie essenziali dove un gesto, una parola, uno sguardo, bastano da soli a rivelare una gioia, una delusione, una consapevolezza. Tutto vortica in una galassia difficile da delimitare, se non con un tocco leggero di matita, se non con poche parole attente, perché ogni vita nasconde un’incertezza, ogni incertezza un’intuizione, ogni intuizione una fragile scoperta.

«Le parole sono solo parole, esprimono pensieri che sono solo pensieri, e i pensieri sono teorizzazioni della realtà, e la realtà non si sa né cos’è, né se esiste davvero, quindi cosa vuoi che siano, le parole, non sono niente», dice il protagonista di un racconto. Può darsi. Ma sono a nostra disposizione per narrare qualsiasi storia. Senza esagerare. Anche meno.

DOBBIAMO PARLARE, di Raffaele Palumbo

Dobbiamo Parlare – Storie di coppie sconnesse

Protagoniste dei 25 racconti di questa antologia sono delle coppie: marito e moglie, fidanzati, amici, ma anche semplici sconosciuti che il destino ha fatto incontrare. E sempre il problema è quello della comunicazione: assente, sbagliata, problematica o decisamente malata.
Le conseguenze sono spesso tragiche, talvolta imbarazzanti, quasi mai felici.

Dalla Prefazione di Nicola Artico:

“Ci piacerebbe che fosse così: che gli aspetti più nobili, più affettuosi della nostra vita sentimentale fossero rigorosamente separati, diversi e distinti, da quelli più malati. Purtroppo le moderne scienze della mente non ci autorizzano a fare nostra questa confortante conclusione. Forse conviene accettare che questa contraddizione faccia parte della condizione umana. Che possiamo anche sorridere delle nostre nevrosi di coppia. Avere uno sguardo saggiamente critico e autocritico su di noi, sulle nostre relazioni e su quelle degli altri. Ma anche ironico.” (dalla Prefazione di Nicola Artico)

 

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