
Sabato 05.12.2015 alle 18.00
in via degli Avvalorati, 62
Presso la Libreria Erasmo, in collaborazione
con la Scuola di scrittura di Barbara Del Bono Idda
Franco Sumberaz ed Emanuele Barresi presentano:
Marco Ciaurro
A Trazione Poetica
Carmignani Editrice, 2015
Il libro L’uomo viene seppellito con la propria parola e quella che gli è più propria, alla sua portata, ma ognuno è seppellito anche colla sua parola indicibile. C’è, per questo motivo, una parola che trasforma il silenzio in cosa, dalla quale l’io viene mutato dal vuoto intorno in parola scavata, incisa, splendente di senso, parola plurale. Parola del vuoto, parola della psiche, parola dello spazio, attimo del tempo in cui c’è un silenzio parlante. Silenzio che può essere confuso, se non è amato, con lo stato del mistico ma anche con l’animo psicotico.
«La mia amata non viene dalle tenebre,
nasce dalla penombra
e da lì viene alla luce,
la sua luce è tenebra che acceca tanto illumina…
Lei è la parola più bella che ho incontrato,
io l’amo perché l’amo.
Ma l’amo anche perché quando parla
Mi bacia se non mi uccide.»
Marco Giuseppe Ciaurro, nato nel 1964 a Taranto, ha studiato e collaborato con Aldo Gargani all’Università di Pisa e con Jaques Derrida all’Ecole des Hautes Etude a Parigi. È membro della «Societé Amie de Blanchot» e del Comitié de rèdaction nel sito «Espace Maurice Blanchot». Al suo attivo ha romanzi e racconti: La stanza dei fili (Firenze, 2000), L’infelicità perfetta (Firenze, 2009). Ha curato l’edizione italiana del saggio filosofico La questione degli intellettuali. Abbozzo di una riflessione di Maurice Blanchot (Milano-Udine 2011).