Chi è Gagarinne? Commedia in due atti in vernacolo livornese

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Descrizione

pubblicazoine di tre testi all’anno e ha
come obiettivo quello di mantenere una
tradizione e rinnovarla con testi di giovani
autori e permettere in un rapporto fresco
con i giovani il rinnovarsi sia del
linguaggio che dei temi caratteristici della
commedia vernacolare
La storia è semplice e divertente. Cosa
succederebbe se a un’anziana livornese
capitasse di vincere un viaggio in Russia?
Come potrebbe vivere nei pochi giorni di
permanenza a Mosca non conoscendone
né lingua né cultura?
Simone Fulciniti che ha vissuto a Mosca
ha provato ad immaginarsi ‘Dromedaria’ e
la figlia Eugenia alle prese con il freddo,
con le spie e con il mondo russo.
Perchè viene menzionato Gagarin?
Semplice a dirsi per un livornese, ma per
un ‘forestiero’ rimane la domanda.
Gagarin è uno dei più famosi tortai(la torta è fatta con la farina di ceci) di
Livorno una specie di “re del cinque e
cinque”. Potete immaginare i qui pro quo
e i giochi di parola sull’onda di questa
omonimia tra il tortaio labronico e
l’astronauta sovietico.

Simone Fulciniti

Dromedaria: (entrando, al pubblico)
Mammamia che giornataccia anche
stamani! E pensa’ che a me mi garba
tanto ir sole… devi di’ che l’inverno
ormai ‘un fa artro chepiove’… ci deve
esse’ crisi anche per le stagioni, da
quattro che erano son
doventatedue…bah ! Bei mi tempi…
oggi tra l’altro ti c’ho da lavora’ quanto
un ciu’o. Da tante ‘ose che c’ho da fa’…
‘un me ne ri’ordo nemmeno una. Giù
via … intanto pigliamo questo po’ino di
latte e ‘un ci pensiamo. (beve il latte)
bono dé, bello cardo…

Panfilo(genero): (entra in tenuta da
lavoro, stile officina) Guà , la volevi, è
già in piedi anche stamani? ma cosa
c’ha i chiodi nel letto ?