Descrizione
“Se la Toscana della seconda metà del Settecento appare lo stato italiano più aperto alle nouvelles idées provenienti d’Oltralpe, fra i centri in cui esse ebbero maggiore diffusione troviamo sicuramente anche Livorno. Se a questo aggiungiamo la particolare situazione politica del Granducato di Toscana sotto Pietro Leopoldo, l’originale organizzazione sociale ed economica del porto toscano e la presenza nella città di una figura di intellettuale di livello internazionale quale era il Venuti, oltre a quella di un editore dinamico ed intelligente come Giuseppe Aubert, abbiamo a disposizione tutti gli elementi che giustificano la pubblicazione, proprio a Livorno, della terza edizione settecentesca dell’opera di Diderot e d’Alembert”.