Descrizione
COLLANA DI POESIA
‘gocce nel mare’ diretta da
Laura Visconti
€5,90
COLLANA DI POESIA
‘gocce nel mare’ diretta da
Laura Visconti
Giovanni Avogadri è nato a Livorno il 21 aprile del 1963.
Vive a Pontassieve assieme a Valentina e Giorgia Veronica. Lavora a Firenze, dove insegna letteratura italiana e storia nella scuola superiore.
Insegna da quando aveva 19 anni, ma è da adolescente che inizia ad interessarsi di poesia, sia come evento performativo che sul piano della scrittura e su quello critico. Ha collaborato con la rivista Città Nuova, per la quale ha curato la pagina di scrittura creativa. Ha tenuto lezioni e letture performative in tutt’Italia e all’estero su poeti italiani e stranieri. Ha pubblicato saggi critici e poesie su varie riviste italiane e straniere: Semicerchio, Prospettiva Persona, Testimonianze, Nuova Umanità, Ciudad Nueva, Cidade Nova. Ha costituito a Firenze – presso il centro Internazionale studenti Giorgio La Pira – l’Associazione Oliveira, che raccoglie e valorizza il lavoro e il “magistero errante” del poeta brasiliano Heleno Oliveira, del quale ha curato assieme ad Andrea Sirotti varie pubblicazioni, godendo del dono dell’ amicizia e del dialogo poetico con Sophia de Mello Breyner Andresen, Luciana Stegagno Picchio, Armindo Trevisan.
È condirettore della collana Con l’Altro, della Casa Editrice La Meridiana di Firenze.
Ha lavorato nel campo dell’educazione, realizzando progetti di cooperazione educativa in Uruguay, Argentina, Messico, Paraguay, Brasile. Ha inoltre pubblicato articoli e saggi in ambito pedagogico tradotti in spagnolo, portoghese, croato, con particolare attenzione alla pedagogia interculturale, alla filosofia dell’educazione, alla filosofia e teologia della liberazione.
Tiene abitualmente attività didattiche e performative sulla poesia, con uno sguardo particolare per la poesia latinoamericana, portoghese e brasiliana.
Nel novembre 2012 ha vinto il premio “L’autore” con la raccolta di poesie “La rivoluzione del respiro”
(Tra Via dell’Origine e Via Pietro Gori)
Per Stefano Filippi e Federico Sardelli
Lascia tutto così
uscendo da casa mia,
come lasceresti
un dono inaspettato
sul poggiolo del ricordo.
Lasciami più che altro
il tuo sguardo
che pure ho tatuato:
guardandoci dentro
sfonderò nel fresco
di un cielo tirato a lucido
come una lastra polita e giovine
di quando le nostre parole e fantasie
volevamo inciderle
per poi dirle alle strade
ai cantoni ai viali
in pomeriggi d’inverno
o uscendo dalle cantine anzitempo
ridendo nelle mattine d’estate;
trascorrevamo meriggi d’afa
all’ombra delle nostre metafore
come gli alchimisti,
come gli eretici d’ogni chiesa
nei cui occhi bruciano ancora
case parole città e cieli
che chissà dove sono.