Descrizione
Il rock progressivo, con la sua densità ritmica, armonica e immaginifica, è stato uno dei filoni musicali più rappresentativi della ‘generazione Seventies’, che non di rado attingeva a questa fonte per costruire i suoi modelli di identificazione. Questo imprinting iniziale ha accompagnato molti giovani di allora nell’età adulta e talvolta fino alle soglie della vecchiaia, come nel caso del curatore. Il libro intende porsi in antitesi rispetto alle dilaganti tendenze distopiche (de-localizzazione, de-materializzazione, de-umanizzazione) e testimoniare una continuità identitaria fra prima, seconda e terza (quarta?) età basata su un elemento che non permette la trasformazione di Homo sapiens in Cyborg transumano: l’insondabilità delle passioni.