TEILHARD DE CHARDIN E L’ASTROBIOLOGIA ATTI DEL CONVEGNO DI LIVORNO

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TEILHARD DE CHARDIN E L’ASTROBIOLOGIA

ATTI DEL CONVEGNO DI LIVORNO
a cura di V. CRESTI E L. GALLENI

Considerati da questo punto di vista (non più astro-fisico o astro-chimico, ma astro-biologico) «i pianeti a Noosfera», lontano dall’essere una anomalia bizzarra della natura, rappresentano, molto semplicemente, il prodotto normale e ultimo dell’evoluzione della Materia spinta fino alle estreme conseguenze.
(Pierre Teilhard de Chardin)

Il convegno “TEILHARD DE CHARDIN E L’ASTROBIOLOGIA”, tenutosi a Livorno presso l’industria Kayser Italia srl nel novembre del 2012, ha fatto il punto sulle ricerche in astrobiologia partendo dalle teorie e dalle intuizioni scientifiche di Teilhard de Chardin, universalmente noto per la sua sintesi di scienza e fede e per essere stato uno dei punti di riferimento teologici del Concilio Ecumenico Vaticano II.

L’astrobiologia cerca forme di vita al di fuori della Terra e al di fuori del sistema solare.
Per evitare di finire nella fantascienza, occorre dare un robusto contenuto scientifico a queste indagini.
L’incontro che si è svolto a Livorno – città natale di Mario Ageno, che aveva a lungo lavorato sul tema dell’origine della vita che chiaramente è il tema fondamentale dell’astrobiologia – ha mirato a discutere quanto e come, nell’opera scientifica del paleontologo e gesuita francese, si possano trovare delle indicazioni utili per un progetto di ricerca in questa prospettiva.

Pochi sanno però che Tihilard fu innanzitutto uno scienziato impegnato nei campi della paleontologia, della geologia e della paleoantropologia.
Dette il proprio contributo alle teorie dell’evoluzione suggerendo lo studio delle leggi generali dell’evoluzione a livello di Biosfera. Per fare questo propose, a fianco della geofisica e della geochimica, la nascita anche della geobiologia e, poi, affiancò all’astrofisica e all’astrochimica anche l’astrobiologia.

Scrivono i curatori nella Prefazione al volume: “In fondo la novità di questo incontro è di essere stato realizzato tra scienziati che studiano vari aspetti della evoluzione della materia e della vita e che si sono confrontati con le intuizioni, le proposte e anche col lavoro scientifico di Teilhard. Teilhard non fu un pensatore superficiale che mescolò arbitrariamente fisica e metafisica, scienza e religione, rigore e poesia. Al contrario, distinse per unire e, di fatto, dal suo lavoro non solo scaturiscono precise piste di indagine teologica, che collegano evoluzionismo e teologia, ma anche un vero e proprio modello di interazione tra scienza e teologia”.

I lavori del convegno, reso possibile grazie all’ospitalità della Kayser Italia Srl, industria aerospaziale di Livorno, sono stati introdotti dal suo Presidente, ingegner Valfredo Zolesi.
Gli interventi in cui si è articolato l’incontro sono stati effettuati da Tommaso Bolognesi (informatico), Alessandro Cordelli (fisico), Leonardo Angeloni (chimico), Fabio Caporali (ecologo) e Ludovico Galleni (biologo). All’interno del volume, gli atti sono riportati nella duplice versione italiana e inglese. A questi interventi si è aggiunta una nota su “Teilhard e Livorno” a cura di Marco Bacci.
La pubblicazione degli Atti è avvenuta grazie anche ad un contributo della John Templeton Foundation.