M, ovvero quando l’ombra prese la parola

18 Marzo 2017 • • Views: 213

Venerdì 24 marzo – ore 15.00

Aula Magna dell’Istituto Vespucci-Colombo di via Chiarini, 1

Massimo Ghirlanda

M, ovvero quando l’ombra prese la parola”

Visione e analisi di M, il mostro di Dusseldorf di Fritz Lang

Venerdì 24 marzo appuntamento nell’Aula Magna dell’Istituto Vespucci-Colombo di via Chiarini, con il Corso di storia del cinema “E POI LE OMBRE SI MISERO A PARLARE” – il passaggio epocale dal muto al sonoro, a cura dell’Istituto Vespucci-Colombo e il Centro Studi Commedia all’italiana, in collaborazione con le Edizioni Erasmo e il Circolo del Cinema Kinoglaz.

Alle ore 15.00 Massimo Ghirlanda, parlerà di “M, ovvero quando l’ombra prese la parola”, visione e analisi di “M, il mostro di Düsseldorf “di Fritz Lang.

M – Il mostro di Düsseldorf , film tedesco del 1931, s’ispira ai delitti commessi da Fritz Haarmann e Peter Kürten, che commisero una serie di efferati crimini in Germania negli anni venti. M è interpretato da Peter Lorre, un assassino seriale che probabilmente è un pedofilo sadico, che uccide bambine. A causa dei suoi crimini, che portano la polizia a disturbare pesantemente gli affari della criminalità locale, sarà inseguito dai criminali, che lo vorranno linciare, ma, alla fine, sarà arrestato dalla polizia.

Considerato uno dei capolavori dell’espressionismo tedesco, è il primo film di Lang ad avvalersi del sonoro. Il grande regista utilizza questa nuova possibilità tecnica in maniera magistrale, per esempio legando la scoperta dell’identità del mostro al motivetto che questo fischietta sempre. Lang non rinuncia a simboli e a metafore: il palloncino impigliato tra i fili del telegrafo suggerisce l’anima della bambina appena uccisa; di fronte a una vetrina il volto dell’assassino si specchia incorniciato dai coltelli esposti; il tribunale della malavita nel finale del film è forse il più impressionante dispositivo simbolico di quella vera e propria ossessione della relatività della giustizia che percorre tutto il cinema di Lang.

Il Corso, curato dai docenti Massimo Ghirlanda (coordinatore), Monica Dal Monte, Michele Cecchini, Umberto Cerri, offre la possibilità di accostarsi a uno dei momenti fondamentali della storia del cinema: il passaggio dal cinema muto al cinema sonoro. Il corso ha registrato ben 110 iscrizioni ed è articolato tenendo conto dei fattori di resistenza all’avvento del sonoro e ai fattori di continuità fra i due periodi. La scelta ricade sui grandi autori (e attori) già affermati nel cinema muto che tentarono di adattarsi (con successo o con un totale fallimento delle proprie carriere) alle esigenze del nuovo mezzo di espressione.

Al termine del corso sarà rilasciato un attestato che potrà essere presentato come credito formativo ai consigli di classe.

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