“Per il bene che ti voglio”: presentazione a Sesto Fiorentino

19 Gennaio 2016 • • Views: 656

Sabato 23 gennaio, ore 17
Sesto Fiorentino, Libreria La Rinascita

Michele Cecchini presenta

PER IL BENE CHE TI VOGLIO
(edizioni erasmo)

Introduce Paolo Capezzone
Letture a cura di Maria Giovanna Parra

Alla fine degli anni Venti, Antonio Bevilacqua parte dalla Lucchesia deciso a intraprendere la carriera di attore
nel circuito dei teatri off-Broadway di San Francisco. Qui entra in contatto con l’ambiente artistico raccolto attorno, tra gli altri, a Lawrence Ferlinghetti.
Elegante e degradata, gelida e solare, accogliente e crudele, San Francisco esalta e sottopone a cocenti delusioni i suoi figli e i suoi figliastri: tra questi ultimi i Dagos, gli emigrati di origine italiana.
Per un periodo Antonio si trasferisce a Hollywood, dove viene scritturato in un film di Chaplin come ‘controfigura
schermatica’. Sul set, in pratica, ha il compito di sostituire Chaplin nella predisposizione delle scene: su di lui i tecnici tarano le luci, impostano il piano dell’inquadratura, la distanza e l’altezza della macchina da presa, la
definizione degli spazi e dei movimenti. Sembra dunque avere trovato la sua ‘Merica’ nel ‘muvinpicce’: con questa espressione, storpiata dall’inglese ‘moving pictures’, Antonio indica il cinema.
Lui e tutti gli altri Dagos parlano infatti una strana lingua, l’italiese, una goffa eppure poetica commistione di italiano e inglese, che racconta il tentativo di integrarsi in una realtà tanto diversa da quella di origine.
Ad esempio uno dei suoi amici, Mario Peruzzi, lavora come spalatore della ferrovia. In inglese si indica con l’espressione “sheveller of the Railroad”, che gli italiani storpiano in “sciabolatore di Re Erode”.
Nel linguaggio come nella vita Antonio Bevilacqua – nel frattempo ‘divenuto’ Tony Drinkwater – abita una terra
di mezzo, quella di chi non è ancora e allo stesso tempo non è più.
A proposito di italiese, il testo è stato integrato con un piccolo vocabolario in calce.
Michele Cecchini è nato a Lucca nel 1972. Docente di materie letterarie, vive e lavora a Livorno.
Nel 2014 insieme a Ettore Borzacchini ha ideato e condotto il quindicinale radiofonico Aperte Virgolette – dal 2015 Saccadé.
Per la casa editrice Erasmo ha pubblicato nel 2010 Dall’aprile a shantih.
Per il bene che ti voglio è il suo secondo romanzo.

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