La storia del cinema. I capolavori

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Descrizione

Pagine di Storia del cinema
Diceva, Fellini, di aspettare con ansia Natale perché vedeva i film di Charlot. Truffaut amava ripetere che aveva deciso di fare cinema dopo aver visto Quarto potere.
Ci possono essere film belli o brutti, di successo o meno, di certo ci sono opere fondamentali, che è doveroso conoscere. E, soprattutto, interrogare. Per capire cosa renda esemplare un’opera cinematografica. E concludere che la domanda non trova (ancora) risposta, neppure dopo averli visti, i capolavori. Nel frattempo il labirinto sposta la verità. L’introduzione non introduce. Come il continuo ruotare dell’astronave di 2001 Odissea nello spazio.
Inizia così il percorso voluto dal Centro Studi Commedia all’italiana, con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Rosignano Marittimo e del Cinema Castiglioncello. A partire dall’idea di scrivere una rassegna, come una sorta di antologia visiva di Storia del cinema, senza pretesa di fissare canoni, anzi con il desiderio di provocare riflessioni e stimolare il gusto per la ricerca e lo studio di aspetti legati ai contenuti e al linguaggio cinematografico. La rassegna è pensata di tanti capitoli, ognuno dei quali declina opere esemplari ed un’appendice estiva, dedicata alla Commedia all’italiana, che costituisce lo specifico della nostra Associazione. A febbraio 2010 s’è impaginata la prima parte del Primo Capitolo: una rassegna di sei opere, da Aurora alla Grande guerra, nell’arco di alcuni mesi.

Ogni capitolo è preceduto da una lezione, affidata, quest’anno, a Valentino Davanzati e Vita Maria Nicolosi che, a Villa Celestina, si sono confrontati sul tema affascinante, quanto impervio, di Che cos’è un capolavoro. Nel tentativo di tracciare le possibili caratteristiche del capolavoro, si moltiplicano gli interrogativi che illuminano, in continuo chiaroscuro, le opere presentate in ordine cronologico nella cornice della sala storica del Cinema Castiglioncello: Aurora di Murnau, Tempi moderni di Chaplin, Quarto potere di Welles, 8 ½ di Fellini, 2001 Odissea nello spazio di Kubrick, fino alla Grande guerra di Monicelli.

Ad introdurre i film sono stati invitati alcuni docenti, che hanno suggerito numerosi spunti di approfondimento: Massimo Ghirlanda, Vita Maria Nicolosi e Lorenzo Cuccu dell’Università degli Studi di Pisa.
Altro evento significativo la serata d’apertura della rassegna, con l’accompagnamento in sala di musiche originali di Mauro Perigozzo, che ha tessuto suggestioni di note in bianco e nero sulle immagini di Aurora.

Illustrate da libri inerenti il cinema e intervallate da un semplice buffet, occasione di incontro e scambio tra il pubblico, le opere sono state rigorosamente proposte in 35 mm, una scelta controcorrente, che tuttavia ha consentito di apprezzare la bellezza delle immagini, non solo a quei giovani, tanti soprattutto per Welles e Kubrick, che per la prima volta si sono accostati ai capolavori, ma anche a chi, pur conoscendoli, non aveva mai avuto occasione di vederli in sala.
All’uscita dal cinema, alcuni ragazzi commentavano Quarto potere: “Però, non credevo che sarebbe stato così bello!”.
Dono di Natale, alla Chaplin.

Sabina Meini

Centro Studi Commedia all'italiana