Descrizione
Marco Romanelli scrive per dare visibilità e memoria a cose e persone che rischierebbero altrimenti di scomparire in un oblio che non meritano. I personaggi di questi racconti sono infatti per la maggior parte dei marginali, gente senza storia che vive appartata lontano dalle luci della ribalta alle quali, peraltro, neppure ambisce. Il loro minimalismo non li rende però grigi e insignificanti: al contrario, proprio nel loro distacco dai luoghi comuni e dai riti della cultura di massa, nella loro ostinata fedeltà a valori e comportamenti sorpassati, obsoleti, arcaici, questi personaggi trovano una loro dimensione aristocratica e libera che li eleva rivelandone l’essenza genuina, lontana dagli stereotipi propinati dai teleschermi e dalle pagine dei giornali. L’insegnante di Istituto sperimentale , il mite pensionato della Guerra di Dore, il sindaco di Notte bianca a Rufignano, l’ex sessantottina di Le scoperte di Laura, la combattiva e coraggiosa Antonietta de La Nana, per fare qualche esempio, sono persone comuni che possiedono però una qualità eccezionale e che si va facendo sempre più rara: quella di essere se stesse.