Bevi di meno pònci

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Descrizione

Questo libro contiene articoli editi e inediti, censurati e incensurati, il meglio e il peggio insomma, della rubrica “Sull’onda del Marmugi” pubblicata da più di un anno sulle pagine de “Il Tirreno”. Un po’ Grillo, un po’ Benni, un po’ Luttazzi (e parecchio Marmugi), il secondo libro di Claudio Marmugi è, se possibile, ancora più folle, divertente, tagliente e spumeggiante dell’altro. Dalla satira toscaneggiante del Marmugi, questa volta, non si salva nessuno: il consumismo sfrenato, “Amici” della De Filippi, Mel Gibson, i Gabbiani, i Palestrati Folli, i Telegiornali, Ferragosto, il Santo Natale, le Miss, i Costruttori di Tavolini, la Corsa imperante agli Acquisti, l’Alitalia, tutta l’Evoluzione Tecnologica, l’Happy Hour, i Volantini del Sottocosto e chi più ne ha più ne metta. Acido, ironico, surreale (e livornese abbestia!) questo libro vi farà scoprire come i livornesi (e i toscani in genere) guardano il mondo capendoci poco o niente. Un libro che, dalla prima all’ultima pagina, vi farà esclamare continuamente (e mai abbastanza): “Marmugi… Bevi di meno ponci!”.

Claudio Marmugi

Fa tredici lavori al giorno e ciò nonostante non riesce ad innalzarsi al di sopra della soglia di povertà. Quando è a casa s’incanta, dice battute sconnesse (alle quali ride per conto suo) e mangia chicchi in quantità industriale (orsini, coccodrilli e rotelle). Per rigovernare quattro piatti ci impiega un’ora e venti, solitamente allagando la cucina. Non sa rifarsi il letto. Fuori, si perde nei negozi di dvd e nelle librerie, ma non per cultura, perché non trova l’uscita. Può guardare anche nove telegiornali di seguito, ma solo perché se ne vede uno e basta, poi, non capisce le notizie. A tavola, spesso, fa la mucca. Tra il 2004 e il 2007 ha partecipato a tre edizioni di “Zelig Off”, ad una di “Zelig Circus” e, su Radio 2, a svariate puntate di “Ottovolante”.