Re Solo

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Descrizione

Aldo Galeazzi, classe ’73 vive e lavora a Livorno. Con Re Solo propone una raccolta di 21 testi che attraversano la sua produzione offrendone un campione significativo. Narrazioni brevi ispirate al racconto americano degli anni Trenta e Quaranta in cui niente è lasciato al caso e dove a orientare è lo sguardo che rimesta nel sordido dell’esistenza di chi avrebbe potuto fare molto e non  ha fatto,di chi era in potenza e non è stato, senza nulla concedere a un linguaggio che fa eco all’amarezza attraverso un prosaico lirismo. Al loro fianco si colloca l’aulico “Meditazioni d’un criminale”, esperimento di narrazione di un fatto di cronaca nera sussurrato a un ipotetico tribunale, in un teatrino in cui il delitto è il vero accusatore e l’accusato il solo astante. Trasfigurazione, e per questo santificazione, di quella tipologia di racconto di cui “Il traguardo è lontano e la vittoria non mi interessa”, testo che apre la raccolta, è il primo rappresentante e portavoce. paranoia, alla mania di persecuzione

ALDO GALEAZZI

L'autore Aldo Galeazzi, classe '73, vive e lavora a Livorno. Abbandona precocemente il Liceo Classico e ne  apre uno privato nella sua mente. La lettura degli autori  più diversi per nazionalità, stile e tempo rimane la costante di tutta la sua vita a partire dalla primissima adolescenza. La curiosità e la capacità di analisi sorprendenti. Come autore esordisce con la drammaturgia e la poesia in eventi cittadini d’occasione. La prima uscita pubblica come lettore delle proprie liriche è al fianco di Edoardo Sanguineti nel 1998 a Fivizzano, durante la manifestazione culturale: "Comunicare fa male". Seguono numerose letture, le più recenti in occasione di una mostra del pittore Luca Bellandi (2008), e come interprete delle liriche di Piero Ciampi, nell'ultima edizione del premio dedicato allo chansonnier livornese (2008). Ha pubblicato versi in raccolte dal 1995 al 1999 e un libro di poesie insieme ad altri due amici scrittori per la “Tendere all’infinito” edizioni (2003). Numerose le collaborazioni per il cinema indipendente, da segnalare la parte in Traditore, lungometraggio di Michelangelo Ricci con Andrea Cambi, Carlo Monni e Paolo Ruffini. Nel 2006 partecipa ad un ciclo di trasmissioni settimanali a cura dell’associazione “Giorgio Caproni” per l’emittente televisiva Granducato. Nel 2008 è ospite di Paolo Ruffini in “Non è un talk show”. Nel 2009 collabora come attore alla rappresentazione dell'opera lirica "Il Fagiolo Magico" per la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno