TELEREPORTER

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Descrizione

Una vita trascorsa in mezzo alle storie degli altri in una televisione,Telegranducato, che è diventata una delle più importanti realtà della Toscana. Luca Salvetti tra sport, spettacoli, tragedie, sofferenze e missioni militari ci racconta tante vicende legate sia alla città di Livorno che a importanti vicende che hanno segnato la nostra zona e l’Italia intera. Dal Moby Prince alla missione militare in Albania dalle interviste impossibili catturate con colpi di fortuna e abilità professionale, come l’intervista a Gorbaciov, alla tragedia del Moby Prince alle vicende sportive del Livorno.

La vita di un reporter, dove le vicende personali e la vita professionale si confondono come la nascita della figlia in pieno festival di San Remo o come la terribile vicenda del Moby Prince che trasforma in pochi minuti una tranquilla pausa serale, in una testimonianza sul campo in un inferno di fuoco impossibile da descriversi anche per il reporter più smaliziato. Una crescita professionale che va la passo con il crescere della Televisione della Stella.

LUCA SALVETTI

Dll’introduzione di Igor Protti

Avevo 18 anni il giorno in cui sono arrivato a Livorno, una città che non conoscevo se non per la sua squadra di calcio. E’ stato amore immediato, un amore che dura ormai da più di 30 anni. Sono entrato nello stadio ed ho respirato un’atmosfera unica, nelle foto appese ai muri e nei racconti degli sportivi c’erano la storia e la tradizione, c’erano i ricordi gloriosi del grande Livorno degli anni ’40, ma c’erano anche la sofferenza e le difficoltà di quei campionati di serie C. Sin dal primo giorno, in quel lontano 1985, sono entrato in contatto con Telegranducato. La Tv della stella era alla presentazione della squadra all’Hotel Palazzo, in quell’occasione c’è stato il primo contatto con una realtà che mi ha accompagnato nel mio cammino in amaranto fatto di enormi gioie e momenti molto difficili. Per me parlare di Granducato significa parlare di Luca Salvetti, professionista vero, giornalista e conduttore capace ed obiettivo ma anche tifoso ed amico. Non posso e non potrò mai dimenticare Luca in campo appena dopo la storica e per me unica promozione in serie B, a far festa per un traguardo atteso tre decenni con intorno a noi i tifosi della Curva Nord. Emozionante poi l’intervista negli spogliatoi di Piacenza, con il delirio dei miei compagni che gioivano per la serie A, ed io e Luca, seduti su di una panca, impegnati in un’intervista che sembrava ci avesse isolati dal mondo intero, domande e risposte che ci consentivano di assaporare quel traguardo ricordando i momenti più delicati del passato e tutti coloro che avevano regalato negli anni precedenti il loro contributo per la rinascita del Livorno. Nei nove anni che ho trascorso in maglia amaranto sono tantissimi gli episodi che potrei raccontare, ma per me è più bello e significativo soffermarmi su un momento diverso. Era il 1996, il Livorno stava per giocare i soliti e temutissimi Play-off, mi ero appena laureato capocannoniere in serie A e al microfono di Luca esternai il mio grande desiderio di poter un giorno indossare ancora la maglia amaranto. Tre anni più tardi il sogno si è avverato e mi ha permesso di vivere quella magnifica cavalcata dalla C1 alla seria A sempre accompagnato dalla televisione di quella che ormai era diventata la mia città. Una realtà attraverso la quale ho vissuto da vicino tanti delle vicende che vengono raccontate in questo libro. Al termine della mia carriera e della mia avventura con la maglia amaranto, Luca Salvetti e Telegranducato mi hanno poi voluto fare un regalo del quale vado fiero e sarò sempre grato. Uno speciale in Dvd con intervista e le immagini del mio cammino calcistico, un video che oggi è un meraviglioso cimelio. Non nascondo che quando decido di guardarlo, ancora oggi, a distanza di diversi anni non riesco ad evitare di provare forti emozioni ed anche un po’ di commozione. E’ anche per questo che, accogliendo con curiosità e piacere questo libro, voglio dire grazie a Luca e a Telegranducato.

Igor Protti