Non sempre vince Golia

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Lucia Teresa Benetti

Cancro! Ho il cancro.
Devo essermi per un momento distratta e lui, da bravo cecchino
dalla mira infallibile, mi ha beccata.
Colpita al colon. In pieno.
Ed ora sono caduta dentro ad un cilindro dalle pareti lisce,
completamente al buio.
Buio! Ho sempre avuto paura del buio.
Fin da piccola, per dormire, avevo bisogno di vedere una
luce, fosse anche solo il raggio di luna che filtrava dalla finestra.
Ed anche ora continuo ad odiare il buio.
In casa mi chiamano ‘figlia dell’ENEL’ (ma non lo sono
forse?) per la mia mania di tenere le luci accese.
Ed ancora non posso dormire al buio completo. Non mi addormento
nemmeno.
Invece, ora, ne sono tutta immersa, avvolta da tutta questa
oscurità che mi tormenta, mi da angoscia, paura, sgomento.
Mi sento soffocare e vorrei urlare. Ma la mia voce non esce.
Cerco con gli occhi chissà cosa, ma non vedo niente.
Intuisco le mani dei miei cari protese verso me, ma quasi non
ho la forza di aggrapparmi a loro.
Ho paura di tirarli giù, in questo buio inferno in cui ora mi
trovo.
Cancro! Una parola terribile che quasi sempre abbiniamo alla
morte.
Ma io non voglio morire.
E così non ti chiamo cancro.